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E ora, trent'anni dopo. Non piu' sedicenne, sono invece una signora di
mezza eta', cha vive in un altro continente. Dopo un lungo silenzio della memoria, i
ricordi ritornano, e con essi una domanda: quei cinque anni al Minghetti li ho
davvero vissuti, o solo sognati? La risposta non e' cosi' difficile. Si trova in quello
che sono diventata e che faccio adesso, nel mio sforzo quotidiano di comunicare la
bellezza e il senso della cultura italiana a giovani che parlano un'altra lingua, e
appartengono a un mondo diverso.
Un'ardua impresa, ma tutt'altro che impossibile, per un minghettiano.
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