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Una frase, un
rigo appena: le persone
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Leda Torri: a.s. 1973/74, sez.G |
Dopo aver visitato questo sito ed essermi iscritta
all�Associazione dei
Minghettiani
non posso fare a meno di inviare qualche ricordo sparso
degli indimenticabili anni trascorsi al Minghetti fra il
1969 e il 1974.
Il professor Bianco: con grande umanit� e cultura ci
insegna italiano, storia e geografia nei due anni del
ginnasio. Per spiegarci l'importanza dell'uso
appropriato della lingua italiana ci dice spesso
"ricordatevi che dire una buona donna non � la stessa
cosa che dire una donna buona!". Non si arrabbia mai,
anche con chi non ottiene i risultati che lui si
aspetta, ci esorta a leggere i quotidiani, ci chiede di
guardare una trasmissione alla televisione che tratta di
educazione civica e poi ci interroga su quello che
abbiamo visto.
Un "tragico" esperimento: durante l�ora di scienze della
professoressa Piolanti dobbiamo addormentare con l'etere
dei moscerini conservati in una boccetta di vetro, per
osservarli al microscopio. L'esperimento fallisce
miseramente, i moscerini non si addormentano, ma quasi
si addormenta una nostra compagna che dobbiamo
schiaffeggiare perch� si riprenda.
La gita alle Cinque Terre in prima liceo: luoghi
meravigliosi, un sole splendido, tutto bellissimo. Ci
fermiamo a mangiare vicino a un bar dove alcuni compagni
comprano una bottiglia di vino di produzione locale. Uno
di loro beve un po' troppo e dorme per tutto il
pomeriggio. Nel frattempo Giorgio Comaschi, della
seconda, improvvisa un divertentissimo spettacolo a base
di canzoni e battute.
I libri: tanti ne leggiamo nei tre anni del liceo
durante le lezioni dell�indimenticabile professoressa
Miani, �Mirra�, �Una delle ultime sere di Carnovale�,
�Adelchi�, �Alcesti�, �Il principe�, �Lettera semiseria
di Grisostomo� e altri. Anche se la vita mi ha poi
portato a scegliere studi scientifici il grande amore
per i libri � nato in quegli anni e non mi ha pi�
abbandonato.
Il primo giorno di scuola: sto percorrendo via Nazario
Sauro con una mia compagna della scuola media quando
incontriamo una sua conoscente e ci fermiamo a parlare.
Scopriamo che saremo nella stessa sezione, la G, e lei
mi chiede �Vieni in banco con me?�. �Certo� rispondo io.
Da questo nasce l�amicizia con Margherita, che continua
tuttora.
Le amicizie: con Bianca, la mia migliore amica ancora
adesso, con la quale in tutti questi anni ho condiviso
speranze, delusioni e gioie, e con Laura, che vive negli
Stati Uniti e che ho ritrovato grazie a questo sito. Ora
ci scriviamo spesso via email e ci sembra incredibile
che siano trascorsi pi� di 30 anni da quando abbiamo
lasciato il Minghetti.
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Dario Sermasi: a.s. 1969/70, sez.A |
Martedi'
del (diciamo) marzo 1969 o 1970: il prof. di latino e greco
Alessandro Curione entra in II A (o forse III A) e col suo
sorriso un po' enigmatico mi chiama in greco omerico.
Ricorderete il greco omerico, quello per cui avevamo il
dizionarietto per trovare la parola in greco classico e poi
passare sul Rocci ed insomma per tradurre quei dieci versi ci
voleva un'ora, anche a causa delle asperita' della metrica e
della poesia omerica. Me la cavo con un onorevole sette: bene.
Il giorno dopo, mercoledi', Curione entra e col suo sorriso mi
richiama interrogato in greco omerico. Due note: me lo aspettavo
e mi ero preparato; non la presi molto bene (insomma proprio un
bel tentativo di buggerarmi). Ma avevo studiato: mi dette otto,
otto mi dette.
Caro professor Alessandro Curione, allora proprio non avevo
capito la lezione dell'essere sempre "parati", lezione che poi
nella vita molto mi e' servita nello studio, nella quotidianeta',
nel lavoro: un grande grazie ancora e, ripeto, non avevo capito.
Una spiegazione dovuta: non ricordo l'anno esatto (se II o III
liceo),
ricordo pero' che era il martedi' grasso ed il mercoledi' delle
Ceneri.
Un saluto a tutti
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Alessia Mascellani: a.s. 1993/94, sez.E |
Quando
ripenso ai due anni di Ginnasio, la prima persona che mi viene
in mente � il prof. Stupazzini ed il suo splendido esempio di
periodo ipotetico III tipo - irrealt� : "Se mia nonna avesse le
ruote, sarebbe un tram". E' rimasta una frase mitica, mi viene
da ridere ogni volta che ci penso!
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Gian Luigi
Capriz: a.s. 1963/64, sez.D |
Marastoni
aveva un'idea inflessibile della poesia: "Ci� burd�l,
la poesia � contemplazione, la poesia � parlar per immagini:
il Card�zz, quella � prosa in versi!
E v�, cattolico apostolico romano, in chiesa tutte le
domeniche: cosa c'� nella terza cappella a sinistra di San
Petronio?
Sempre camminare con gli occhi bassi, eh?"
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Maria
Carla Setta: a.s. 1964/65, sez.D |
Oddio,
oggi la Bonfiglioli mi interroga in matematica! Non so
niente!
Il prof. Brunello ha saltato Marx a piedi pari...
Che bella lezione ha fatto Ghiselli!
Ennesima lezione sulla 1� guerra mondiale di Zerbetto!
Le paure, le speranze, le risate...
Ma � davvero passato tanto tempo?
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Giorgio
Setta: a.s. 1935/36 |
Ho sentito
i ruggiti del Leone, che ricordo per� con affetto (c'� dubbio
s�?) del prof. Carcereri, ricordo la filosofia del prof.
Lazzarini che mi ha insegnato ad amarla.
Ed anche la matematica del prof. Ripamonti ed il terrore del
greco in 1A liceo (dopo gli orrori della 5a ginnasio) e
ringrazio ancora il formidabile prof. Zito che ci riport� sulla
retta via!
Grazie ancora a tutti ed un ricordo ai non presenti ed al primo
della fila Padre Marella!
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M.C.
Poggioli: IV D 1965/66 |
La classe IV D
Mamma mia che putiferio,
non c�� mai un bambino
serio
uno salta, l�altro balla
sembra d�esser nella stalla!
Della classe il
cervellone
� Capelli il gran
secchione
Di Capelli non ne ha
� una vera rarit�.
C�� la Tamba smorfiosetta
Che ogni d� il suo Fanti aspetta
Lei saper non lo vuol fare,
ma sol Fanti potr� amare!
E la Melega sul sof�
Una ne pensa, cento ne fa
E con odio assai sincero
Le propina alla D�Abbiero!
De Marinis l�avvenente
il suo culo scopre sempre
e ogni d� � a scuola ors�
con un calzetto verde e blu!
Ma nell�orgia il calmo Rosa
Con tranquillit� riposa
Non lo sveglia n� un cannone
Sogni d�oro dormiglione!
La Caprara poveretta
sembra una sottiletta
e con fretta e con premura
esce dalla serratura!
L�Eufrosini e Garassini
Son nemici sopraffini
Sempre a botte fanno loro
Senza stima n� decoro!
Non parliam della Savoi
Bei ragazzi sono i suoi
E Camillo trallall�
� una vera rarit�!
La Zamboni e Zaniboni
Sono amanti mattacchioni
E Matera assai geloso
Fa atti sconci ed � furioso
C�� la Dalla Verit�
Tutto studia e tutto sa
E la Dodd col mal di denti
Urla e impreca ai quattro denti!
La Simoni e la Vaselli
Credon d�esser spiritose
Ma non sanno che in realt�
Son noiose in quantit�.
La Villani poveretta
Succhia il dito in tutta fretta
E alla fin della lezione
Non le resta che un moncone!
Minichiello con Lo Bello
Fanno un dolce ritornello,
han la rima nel cognome
e fan sempre le spaccone!
La Mazzanti titubante
D�incertezze ce ne ha tante
Ama solo Benvenuti
Ma in realt� son due cornuti!
La Cennamo appena alzata
� davvero addormentata
Ed a scuola viene in fretta
Col pigiama e la berretta.!
E D�Incecco il casinaro
Raglia assai come un somaro
E c�� pure la Villecco
Che fa rima con D�Incecco!
La Stefanelli in Kenia � andata
Di un Bant� s�� innamorata
Ebbe un figlio per disgrazia
Lo butt� dalla terrazza!
C�� la Rossi con
Ruggeri
Della classi i pi� ciarlieri,
parlan sempre tutto il d�
anche quando fan pip�!
Ed alfin ci siamo noi
Le pi� sagge fra di voi,
siam Poggioli e Montanari
ohib�, siam due tipi rari!
E la bella filastrocca
Della classe allegra e sciocca
Si conclude proprio qua
Con gaiezza e sobriet�!!
M.C.Poggioli
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